DVBT2 COS’È
Dopo il passaggio dall’analogico al digitale terrestre (2008-2012), la modalità di trasmissione televisiva terrestre cambia nuovamente, adottando un sistema di trasmissione più efficiente: il Dvb-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) e la nuova codifica HEVC Main10 (High Efficiency Video Coding). Si tratta di una tecnologia che consente di risparmiare banda, ma di ottenere allo stesso tempo migliori risultati in termini di trasmissione audio e video, grazie alla codifica HEVC Main10 (High Efficiency Video Coding).
Il DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) è lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma del digitale terrestre. Rispetto all’attuale, il nuovo standard consentirà un miglioramento della qualità visiva, dell’alta definizione ed il rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz (la cosiddetta “banda 700”, per i servizi mobili 5G). Con il DVB-T2 cambierà anche lo standard di codifica del segnale che avverrà tramite il supporto HEVC Main10 (High Efficiency Video Coding).
Per approfondimenti sul funzionamento del DVB-T2, clicca qui.
Il DVB-S2 (Digital Video Broadcasting Satellite 2) è il nuovo standard di trasmissione televisiva satellitare di seconda generazione. Il cambiamento quindi, coinvolgerà tutti coloro che utilizzano il satellite per guardare le trasmissioni televisive. Con il nuovo standard, elaborato per la trasmissione in HD e 4k, il sistema di compressione e codifica MPEG-2 viene definitivamente abbandonato e sostituito dai successivi MPEG-4 o superiori. Al momento del passaggio al DVB S2, per continuare a guardare i canali Rai e Mediaset sarà necessario utilizzare una CAM certificata tivùsat e accedere alla piattaforma satellitare gratuita. Il principale cambiamento per gli utenti sarà il fatto che non esisteranno più le versioni a “bassa risoluzione” dei canali, ma questi ultimi potranno essere visti almeno in HD.
SI. Il processo di riorganizzazione in Italia riguarderà tutte le reti e i programmi nazionali e locali. Entro giugno 2022 tutta l’offerta televisiva della piattaforma terrestre sarà coinvolta cambi in di frequenza e i programmi dovranno evolvere verso standard trasmissivi e di codifica più efficienti.
La Comunità Europea ha disposto la cessione della banda 700 MHz alla telefonia mobile per fronteggiare la crescita esponenziale della domanda di traffico dati in mobilità. Di conseguenza il passaggio al DVB-T2 si rende necessario in quanto permetterà alle emittenti TV di continuare a trasmettere la stessa quantità di canali, aumentandone possibilmente risoluzione e qualità.
L’evoluzione della trasmissione televisiva permetterà di ottenere un guadagno in efficienza nell’uso dello spettro, minore inquinamento elettromagnetico (trasmissione del segnale a potenza più bassa), e migliore qualità audio e video per l’utente, ponendo le basi per l’evoluzione verso la TV 4.0
La transizione verso il nuovo digitale terrestre avvera’ gradualmente:
– a partire dal mese di ottobre 2021 verrà avviata su base volontaria la dismissione della codifica MPEG-2 a favore della codifica MPEG-4 su standard DVBT e le emittenti trasmetteranno con la nuova codifica alcuni dei loro programmi rappresentativi. Le successive iniziative relative alla dismissione della codifica DVBT/MPEG-2 saranno via via comunicate agli utenti. La completa sostituzione della codifica MPEG-2 sarà definita con un provvedimento da emanare entro la fine del 2021;
– a partire da gennaio 2023 verrà attivato lo standard DVBT-2 a livello nazionale. Per continuare a vedere tutta l’offerta televisiva, sarà necessario essere dotati di apparati conformi con il nuovo standard di trasmissione DVB-T2 e con il relativo sistema di codifica HEVC Main10.
Se la tua TV è stata acquistata a partire dal 22 dicembre 2018, sicuramente sarà compatibile con il nuovo digitale terrestre poiché da quella data i negozianti sono obbligati a vendere apparati che supportano il nuovo standard DVB-T2 e il relativo sistema di codifica HEVC Main10.
Puoi quindi accertare che la tua TV supporti i nuovi standard, che verranno attivati a partire da gennaio 2023, verificando che nel manuale e/o nella scheda tecnica della televisione sia presente l’indicazione DVB-T2 HEVC Main10.
Inoltre, puoi verificare che la tua TV sia compatibile con il cambiamento previsto a partire da gennaio 2023 – quando verrà introdotta l’attivazione del DVB-T2 con il nuovo sistema di codifica HEVC Main10 – utilizzando il canale di test 200: se sintonizzandoti su questo canale viene visualizzata la scritta “Test HEVC Main10 l’apparato è compatibile con il nuovo standard di trasmissione.
Tuttavia, può accadere che ci siano problemi nel visualizzare la schermata (il canale non mostra il messaggio “Test HEVC Main10” o non viene sintonizzato) pur essendo il televisore o il decoder compatibili con il DVB-T2. In questi casi, l’esito negativo del test potrebbe derivare:
– da una non corretta (ma temporanea) ricezione del canale;
– dalla momentanea presenza di un’altra emittente sul canale;
– dal fatto che la propria tv non riesca ad agganciarsi alle frequenze più recenti.
Pertanto, prima di acquistare un nuovo decoder o una nuova TV, è sempre opportuno e consigliabile effettuare una risintonizzazione; solo nei casi in cui, anche dopo aver terminato tale procedura, persistessero problemi nel visualizzare la schermata o il canale di test non venga proprio visualizzato (pur digitando 200 la TV rimane sintonizzata sul canale che si stava già visualizzando) dovrai necessariamente procedere all’acquisto di nuovi apparati per continuare a vedere i tuoi programmi preferiti anche dopo gennaio 2023, quando verrà avviata l’attivazione del digitale terrestre di seconda generazione.
Si, gli apparati acquistati recentemente sono compatibili con il nuovo standard in quanto, per legge, tutti i televisori messi in vendita dal 22 dicembre 2018 in poi devono essere idonei alla ricezione del DVB-T2 con codifica HEVC Main10. Per sapere se la tua TV è compatibile con lo standard di ultima generazione DVB-T2 e con la codifica l’HEVC Main10 ti suggeriamo di effettuare la prova descritta qui.
Infine, tutte le TV e i decoder che possono essere acquistati con i Bonus e che quindi rientrano nella lista https://bonusTV-decoder.mise.gov.it/prodotti_idonei sono già conformi ai nuovi standard trasmissivi.
No. Le attuali antenne, cosiddette a larga banda, possono ricevere le trasmissioni dell’intera banda che va 474 MHz a 866 MHz (canali da 21 a 70).
Il consumatore che vuole liberarsi del vecchio TV o decoder ha diritto a consegnarlo gratuitamente al punto vendita al momento dell’acquisto del nuovo apparecchio, grazie al servizio “Uno contro uno”. In alternativa, potrà portare il prodotto ormai in disuso presso l’isola ecologica del proprio comune di riferimento.
SI, la compressione HEVC è in grado di trasmettere flussi video ad alta definizione, con supporto fino alla risoluzione 4K, ma con minore ingombro della rispettiva banda passante all’interno dell’intera banda di frequenza (o multiplex).
NO, non sarà possibile realizzare trasmissioni in 8K sulla piattaforma digitale terrestre poiché la banda tipica richiesta da una trasmissione 8K è di 100 mbit/sec, quindi un livello più che doppio rispetto alla capacità massima di un multiplex DVB-T2
Si, tutti i TV sono potenzialmente adattabili, anche i televisori CRT a tubo catodico, se dotati di un decoder compatibile con il nuovo standard trasmissivo.
No, poiché a partire dal 1° gennaio 2017 è entrato in vigore solo l’obbligo per i negozianti di vendere apparati compatibili con il nuovo DVB-T2, (il nuovo sistema di codifica HEVC a quella data non era ancora operativo). L’obbligo di vendita degli apparati con codifica HEVC Main 10 è scattato a partire dal 22 dicembre 2018 (24 mesi dopo l’approvazione dello standard da parte dell’ITU). Pertanto, soltanto se si è acquistato il televisore in una data successiva al 22 dicembre 2018 e il televisore non è compatibile con la tecnologia DVBT2 HEVC Main10, si ha la possibilità di rivalersi sul venditore.
E’ necessario verificare che nelle specifiche tecniche del recorder HD DVD sia espressamente citata la compatibilità con lo standard DVB-T2 e che disponga di sintonizzatore terrestre omologato per codec HEVC Main 10. I modelli più recenti e di fascia alta in generale presentano queste caratteristiche tecniche.
Con il nuovo standard di trasmissione satellitare verrà adottato il sistema di compressione e codifica MPEG-4 che consentirà la trasmissione dei canali in alta definizione (HD). Lo switch-off al DVB-S2 è iniziato a fine novembre 2020 (quando le emittenti televisive hanno abbandonato per alcuni dei loro canali la precedente codifica MPEG-2) e proseguirà per tutto il 2021. Gli utenti dovranno quindi verificare che il proprio tv o decoder supportino il formato HD e soltanto coloro che possiedono un TV o un decoder con formato SD dovranno sostituire il proprio apparato per continuare a visualizzare i canali che, quando verranno trasmessi con il nuovo sistema di codifica, saranno visibili solo in alta definizione.
Per l’acquisto di decoder compatibili con il nuovo standard si può usufruire del bonus previsto dal MISE. Per conoscere i requisiti che consentono il diritto al bonus clicca qui.
Si. Lo spot tv/radio è programmabile nel rispetto delle condizioni di utilizzo indicate nelle note legali presenti in questo sito. Per maggiori informazioni e per ottenere la copia dello spot pubblicitario scrivici utilizzando il contact form.
Si, anche il nuovo standard supporta la trasmissione dei “dati” relativi al servizio teletext. La disponibilità di tale servizio però, non dipende dal tipo di standard trasmissivo adottato, ma dalle emittenti televisive che possono scegliere di offrire o meno, insieme alla consueta programmazione televisiva, anche il c.d. televideo.
REFARMING E RISINTONIZZAZIONI
L’elenco completo delle numerazioni automatiche dei canali nazionali (LCN), e quindi la numerazione associata ai canali nel momento in cui viene effettuata la ricerca automatica, è disponibile a questa pagina del sito del MIMIT.
Alcuni programmi televisivi nazionali e locali potrebbero essere momentaneamente non visibili poiché sono stati associati a nuove frequenze di trasmissione.
La riorganizzazione progressiva delle frequenze infatti, iniziata il 15 novembre 2021 u.s., avverrà in date distinte per area geografica e terminerà il 30 giugno 2022 quando tutte le emittenti televisive avranno lasciato le vecchie frequenze per passare alle nuove. Alcuni operatori televisivi inoltre, per ragioni logistiche e organizzative, potrebbero effettuare il rilascio e l’attivazione delle frequenze su alcuni impianti anche in anticipo rispetto alle date indicate dalla Road Map.
Per tale motivo, i telespettatori che dovessero vedere apparire lo schermo nero su alcuni programmi, dovranno procedere ad effettuare la risintonizzazione dei canali che consente di “agganciare” le nuove frequenze e, di conseguenza, di continuare a vedere l’intera offerta televisiva
Per sapere come procedere alla ri-sintonizzazione dei canali clicca qui.
Se anche dopo la risintonizzazione persistono problemi di ricezione di alcuni canali, si consiglia di verificare la disponibilità di aggiornamenti software scaricabili direttamente dal sito del produttore del decoder o della TV e di installare sul proprio apparato l’aggiornamento più recente. Inoltre, se si abita in un condominio, è consigliabile far controllare la centralina dell’antenna che potrebbe filtrare alcune frequenze attualmente ricollocate ed impedire quindi la visione di alcuni canali
In alcune aree geografiche può accadere che più programmi vengano ricevuti allo stesso canale. Se compare sul canale 3 il TG di un’altra regione poiché la TV ha associato automaticamente quel determinato programma a Rai 3, non consentendo di selezionare la programmazione regionale desiderata, l’utente deve accedere al menù della propria TV e avviare la risintonizzazione automatica. Al termine del processo è necessario essere fisicamente presenti per poter selezionare, tra quelli proposti, il programma regionale di interesse.
Se invece, al termine della procedura automatica, il dispositivo non consente all’utente di scegliere quale programma associare a RAI 3, l’utente – sempre accedendo dal menù della propria tv – deve avviare la risintonizzazione manuale per spostare il programma regionale disiderato (disponibile tra la numerazione 801 e 833) al numero 3 del telecomando.
Per maggiori informazioni su come effettuare la risintonizzazione dei programmi regionali Rai si consiglia di consultare la pagina RAI dedicata.
Nel caso si riscontri la mancanza di audio, è consigliabile verificare l’eventuale presenza di aggiornamenti software da installare sul proprio apparato. Molti produttori infatti, hanno già reso disponibili sui loro siti web gli aggiornamenti per le decodifiche audio.
Inoltre, per eventuali disservizi e problematiche relative alla ricezione dei canali Mediaset è possibile contattare il call center Mediaset al numero 02.2514.1.
Per sentire correttamente l’audio dei canali Mediaset è necessario sintonizzare il SET TOP BOX di SKY sui canali presenti alle numerazioni 104, 105, 106. Qualora, anche dopo aver effettuato questa sintonizzazione, la mancanza di audio persiste, si consiglia di contattare direttamente Sky per avere i dettagli sugli aggiornamenti disponibili per gli standard tecnologici relativi alla decodifica audio.
Il processo di refarming interesserà le diverse regioni italiane appartenenti alle rispettive aree, secondo un preciso calendario:
– dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021: Area 1A – Sardegna
– dal 3 gennaio 2022 al 9 marzo 2022: Area 2 – Valle d’Aosta, Piemonte (tranne le province di Torino e Cuneo), Lombardia (tranne la provincia di Mantova), provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano
– dal 6 febbraio 2022 al 14 marzo 2022: Area 3 – Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, provincie di Torino e Cuneo, Emilia Romagna (tranne la provincia di Piacenza in quanto già interessata dal processo insieme alle province dell’area 2)
– dal 1° marzo 2022 al 15 maggio 2022: Area 4 – Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche
– dal 1° maggio 2022 al 30 giugno 2022: Area 1B – Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.
Consulta la relativa sezione nella pagina RoadMap al link https://nuovatvdigitale.mise.gov.it/road-map/
PASSAGGIO ALL’HD
L’attivazione in tutta Italia della codifica MPEG-4 per la trasmissione di tutti i programmi delle emittenti televisive nazionali è avvenuta l’8 marzo 2022.
Tuttavia, per agevolare gli utenti nel passaggio alla nuova codifica, le emittenti trasmetteranno i loro canali contemporaneamente sia con l’attuale codifica MPEG-2 che con la nuova codifica MPEG-4 (trasmissione in simulcast) ad eccezione dei TG regionali RAI che verranno diffusi esclusivamente con il codec MPEG-4.
La completa dismissione della codifica MPEG-2 avverrà il 20 dicembre 2022, data oltre la quale i canali verranno trasmessi soltanto con la nuova codifica MPEG-4.
Tutti i canali che verranno trasmessi con la nuova codifica potranno essere visualizzati correttamente solo da televisori e decoder in grado di supportare l’HD.
Inoltre, al momento del passaggio alla nuova tecnologia trasmissiva, per visualizzare correttamente i programmi potrebbe essere necessario effettuare la risintonizzazione del proprio televisore o decoder . Qualora, anche dopo aver effettuato questa procedura, persistano problemi di ricezione o i canali non vengano visualizzati, sarà necessario sostituire la propria TV o il proprio decoder con un apparato compatibile con l’HD.
La dicitura “provvisorio” indica che un canale TV subirà a breve una variazione di diversa tipologia: di frequenza, di codifica o di numerazione sul telecomando. Inoltre, durante il periodo di refarming, può succedere che dopo un cambio di frequenze si verifichi un conflitto di numerazione tra due canali (sullo stesso numero del telecomando si trovano posizionati due canali) e per tale motivo uno dei due viene indicato come provvisorio per distinguerlo dall’altro.
Man mano che i canali verranno trasmessi con la nuova codifica MPEG-4, il conflitto di numerazione tra due canali potrebbe verificarsi semplicemente perché, sullo stesso numero del telecomando, un canale viene trasmesso in due versioni, quella provvisoria (con codifica MPEG-2) e la versione trasmessa con la nuova codifica MPEG-4 che in seguito sostituirà definitivamente quella in MPEG-2.
Per motivi legati agli impianti trasmittenti e ai contenuti trasmessi, Rai 3 HD è stato momentaneamente posizionato al numero 103.
Si segnala inoltre che, qualora gli utenti non visualizzino nulla al canale 3, possono comunque trovare la versione in SD (vecchia codifica), al canale 503.
Infine, si consiglia sempre di effettuare la risintonizzazione dei canali per agganciare le frequenze RAI ricollocate.
Se persistono problemi anche dopo la risintonizzazione dei canali, si consiglia di effettuare gli eventuali aggiornamenti software del proprio decoder o della TV, resi disponibili dai produttori sui loro siti. Per maggiori informazioni circa la programmazione RAI, consulti la pagina dedicata o chiami il call center RAI al numero 800 938 362
La riorganizzazione dei canali di Radio Rai è ancora in corso e in questa fase transitoria la Rai ha sospeso la trasmissione dei suoi programmi radio sul digitale terrestre.
Tuttavia, si ricorda che i canali Radio RAI sono sempre disponili attraverso l’applicazione RAI TV+ su Smart TV con tecnologia HbbTV connesse a Internet nelle aree regionali in cui si è svolto o è stato avviato il processo di cambio delle frequenze e, dall’8 marzo, sull’intero territorio nazionale.
Per maggiori informazioni sulla programmazione RAI, è possibile consultare la pagina dedicata del sito RAI.
Se si abita in un condominio e più condòmini non ricevono alcuni programmi anche dopo aver effettuato la risintonizzazione, potrebbe essere necessario aggiornare l’apparato che gestisce i segnali televisivi da distribuire nella rete di prese tv dell’edificio (cd terminale di testa), contattando l’amministratore affinche’ faccia verificare l’impianto dell’antenna
No, l’aggiornamento dell’impianto di antenna per renderlo idoneo a distribuire tutti i segnali primari presenti nella zona può essere disposto dall’amministratore senza la necessità di una riunione assembleare in virtu’ di quanto previsto dal D.M. 22-01-2013 ed in particolare dall’art. 4
BONUS ROTTAMAZIONE TV
É ientivo del MiSE (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) introdotto dal Decreto Sostegni, che si affianca all’incel nuovo incntivo Bonus TV-Decoder, per agevolare l’acquisto di TV compatibili con i nuovi standard di trasmissione del digitale terrestre – DVB-T2 /HEVC Main10.
Il Bonus rottamazione TV è finalizzato a favorire la sostituzione degli apparecchi televisivi obsoleti attraverso un corretto smaltimento dei rifiuti elettronici, in un’ottica di tutela della salute ambientale.
Per accedere al Bonus è necessaria la contestuale rottamazione di un televisore, purché lo stesso sia stato acquistato prima del 22 dicembre 2018.
A partire dal 23 agosto 2021.
Fino al 12 novembre 2022.
Tutti gli utenti residenti in Italia intestatari del canone di abbonamento al servizio di radiodiffusione e che risultino in regola con il pagamento dello stesso. Inoltre, hanno diritto al Bonus le persone fisiche residenti in Italia che al 31 dicembre 2020 risultino di età pari o superiore a 75 anni e che, in conformità con quanto stabilito dall’art. 1, comma 132, della legge n. 244 del 2007, siano esenti dal pagamento del canone al servizio di radiodiffusione in quanto aventi un reddito familiare annuo non superiore a 8.000 euro annui.
Ai fini dell’erogazione del Bonus, tutti i cittadini aventi diritto devono provvedere al corretto smaltimento del proprio televisore.
Le persone fisiche residenti in Italia che al 31 dicembre 2020 risultino di età pari o superiore a 75 anni devono possedere gli stessi requisiti richiesti a tutti gli utenti: residenza in Italia ed essere in regola con il pagamento del canone di abbonamento al servizio di radiodiffusione.
Quest’ultimo requisito non è invece previsto per i cittadini che abbiano un’età pari o superiore a 75 anni e che in conformità con quanto stabilito dall’art. 1, comma 132, della legge n. 244 del 2007, siano esenti dal pagamento del canone al servizio di radiodiffusione in quanto aventi un reddito familiare annuo non superiore a 8.000 euro annui.
Sì, in questo caso al momento dell’acquisto è sufficiente presentare un’autocertificazione con la quale si dichiara di essere esenti dal pagamento del canone, accompagnata da un documento d’identità e dal codice fiscale del dichiarante.
Per maggiori informazioni circa l’esonero del pagamento del canone al servizio di radiodiffusione, consulta la pagina del sito dell’Agenzia delle Entrate disponibile qui.
Nella pagina web del ministero dello sviluppo economico è presente una lista di prodotti idonei.
L’ elenco ufficiale dei punti vendita che aderiscono all’iniziativa è disponibile qui.
No. Si ha diritto al Bonus solo nel caso di rottamazione di un apparecchio televisivo ed il contributo è riconosciuto una sola volta per l’acquisto di un solo apparecchio televisivo.
In tale caso è sufficiente dichiarare che l’apparecchio televisivo è stato acquistato prima del 22 dicembre 2018.
No, lo sconto viene applicato al prezzo del solo televisore. Se si ha un reddito ISEE inferiore a 20.000 euro è possibile acquistare un decoder o un altro televisore usufruendo dello sconto massimo di 30 euro.
Sì, il decreto interministeriale del 5 luglio 2021 stabilisce la controfirma del modulo da parte del rivenditore nei casi in cui il consumatore consegni il vecchio televisore in negozio.
Sì, il decreto interministeriale del 5 luglio 2021 stabilisce che, in caso di consegna del vecchio televisore presso l’isola ecologica comunale, è compito dell’addetto al servizio controfirmare il modulo di autocertificazione.
Si, il cittadino ha il diritto di richiedere all’ addetto al servizio di raccolta la firma del modulo di autodichiarazione anche in caso di ritiro del vecchio televisore a domicilio o nei pressi dell’abitazione.
L’elenco pubblico delle isole ecologiche autorizzate, presente sul sito del Centro di Coordinamento RAEE , è disponibile al seguente link: https://www.cdcraee.it/GetHome.pub_do.
Il vecchio televisore da rottamare e il modulo di autocertificazione debitamente compilato, il documento di identità dell’acquirente e il codice fiscale. Se ho già consegnato il televisore da rottamare al Centro di Raccolta comunale devo portare il modulo di autocertificazione debitamente compilato nonché firmato dal gestore del Centro di Raccolta, oltre al documento di identità e il codice fiscale.
No.
No, la richiesta del Bonus deve essere presentata direttamente al negozio sia fisico che on-line, e lo sconto viene praticato dal rivenditore contestualmente alla vendita dell’apparato.
Si, i dati relativi all’acquirente vengono inseriti su una piattaforma telematica in modo che l’Agenzia delle entrate possa accertare, a campione, la sussistenza di tutti i requisiti.
Per la restituzione del Bonus rottamazione TV, fruito senza averne i requisiti, deve essere effettuato un versamento, pari all’importo del Bonus di cui si è usufruito, indicando nella causale il proprio codice fiscale e la dicitura “Restituzione BONUS ROTTAMAZIONE TV. Capitolo 3600/3 – Recuperi, Restituzioni e Rimborsi vari – (U.D.V. 2.1.7. – Capo 18 del Bilancio dello Stato – Ministero Sviluppo Economico – parte “entrate”) codice IBAN: IT 61F 01000 03245 348018360003.
Una volta effettuato il versamento, l’utente deve inviare la copia del bonifico all’Amministrazione competente al seguente indirizzo: Ministero dello Sviluppo Economico – DGSCERP Viale America 201, c.a. Divisione II
Il Bonus viene revocato e l’acquirente incorre nelle conseguenze sanzionatorie previste in caso di dichiarazioni false.
No. Nel caso di dichiarazioni false da parte dell’acquirente, le conseguenze ricadono esclusivamente su chi ha dichiarato il falso.
No, non è possibile. Il Bonus rottamazione TV è disponibile dal 23 agosto 2021 e fino al 31 dicembre 2022 o all’esaurimento delle risorse stanziate.
In base alla normativa, il bonus è valido anche nel caso di acquisti on-line. I cittadini aventi diritto dovranno presentare la domanda in base al modulo per la richiesta del bonus presente sulla pagina web del Mise, seguendo le indicazioni che vengono di volta in volta pubblicate dai venditori on-line interessati ad aderire alla procedura.
E’ possibile delegare presentando al punto vendita una delega scritta accompagnata da un documento di riconoscimento del delegato e del delegante.
Sì, il contributo di cui al decreto 18 ottobre 2019 resta in vigore ma il valore massimo del bonus viene ridotto a 30 euro.
Sì, fermo restando il possesso distinto dei requisiti necessari per la fruizione di ciascuna delle due agevolazioni.
In genere, questa problematica dipende da un errore di inserimento dei caratteri che costituiscono il codice fiscale dell’utente. In questi casi, per “ripristinare” il corretto stato dell’utente e rendere nuovamente fruibile il bonus, è necessario inviare un’e-mail attraverso il form di contatto presente in questa pagina, indicando il proprio nome, cognome, C.F., luogo e data di nascita, contatto telefonico o e-mail.
Tali dati sono necessari per effettuare le verifiche e le conseguenti azioni di sanatoria. Una volta completate le verifiche e le azioni correttive, gli utenti verranno ricontattati ed informati circa l’esito.
È sempre consigliabile verificare con attenzione i dati immessi nel sistema dal venditore poiché potrebbero esserci errori di digitazione.
Sì, i bonus sono utilizzabili per apparecchi diversi, sia per l’acquisto di due televisori che per l’acquisto di un televisore con il Bonus Rottamazione TV e per l’acquisto di un decoder con il Bonus TV Decoder.
Il televisore diventato rifiuto e in possesso del venditore viene avviato ad un corretto riciclo da parte dello stesso venditore. Vale comunque la dichiarazione rilasciata dal centro di smaltimento o dal negozio fisico presso il quale è stato consegnato il televisore.
Sì, nel caso la pratica venga annullata il sistema dell’Agenzia delle Entrate provvede a rendere di nuovo fruibile per l’utente l’accesso al bonus e rimane valida comunque la dichiarazione rilasciata dal centro di smaltimento o dal negozio fisico presso il quale è stato consegnato il televisore.
Generalmente, il problema deriva da un ritardo degli aggiornamenti tra il sistema MiSE e il sistema dell’ Agenzia delle Entrate. Infatti, dal momento in cui viene inserito un modello nella lista dei prodotti indicati dal MiSE, sono necessari uno o più giorni affinché si aggiorni anche il corrispondente elenco nel sistema dell’Agenzia delle Entrate.
Non c’è alcun limite di tempo, fino alla fine del 2022.
Il bonus si applica sul prezzo di vendita comprensivo dell’IVA e non è incompatibile con l’applicazione dell’IVA agevolata se l’utente ha i requisiti per beneficiarne.
L’attestazione è rilasciata pressoché contestualmente all’acquisizione di una comunicazione valida.
Lo sconto può essere recuperato in compensazione, tramite modello F24, a decorrere dal secondo giorno lavorativo successivo al rilascio dell’attestazione (art. 3, comma 1, del D.M. del 18 ottobre 2019).Ad esempio, se l’attestazione viene rilasciata lunedì, il credito può essere compensato da mercoledì; se l’attestazione viene rilasciata venerdì, sabato o domenica, il credito può essere compensato da martedì.
Il credito può essere utilizzato in compensazione anche ai fini del pagamento dei contributi INPS.
I venditori che vogliono consentire l’accesso ai contributi previsti per l’acquisto di TV o decoder idonei alla trasmissione di programmi con la nuova tecnologia DVB-T2- HEVC Main10, devono registrarsi tramite l’apposita applicazione web “Bonus TV” messa a disposizione nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Per il dettaglio della procedura da eseguire per aderire all’ iniziativa è disponibile la Guida all’uso dell’applicazione “Bonus tv”.
Il documento commerciale in relazione alla cessione del prodotto deve riportate l’importo dell’acquisto senza lo sconto. Lo stesso importo dovrà essere riportato, nella parte del documento commerciale relativa alle modalità di pagamento, alla voce “non riscosso”.
Il codice tributo da inserire è il “6927”, come indicato nella relativa circolare dell’Agenzia delle Entrate.
Il credito può essere fruito in compensazione a decorrere dal secondo giorno lavorativo successivo al rilascio dell’attestazione e quindi anche prima della presentazione della dichiarazione dei redditi in cui, poi, sarà indicato.
La documentazione viene conservata dal rivenditore. I dati raccolti saranno trattati in conformità alla normativa sulla privacy (Regolamento UE 2016/679 e D.Lgs. 196/2003 e s.m.).
Sì, indipendentemente dal riconoscimento del contributo previsto dalla normativa, il ritiro gratuito dell’apparecchiatura che viene sostituita è sempre obbligatorio.
L’attività di raccolta dei RAEE da parte del distributore è effettuata previa l’obbligatoria iscrizione nell’apposita sezione dell’Albo Gestori Ambientali, di cui all’articolo 212 del D. Lgs. 152/2006.
I televisori ritirati devono essere raggruppati in un luogo non accessibile a terzi e pavimentato adottando tutte le precauzioni atte ad evitare il deterioramento delle apparecchiature e la fuoriuscita di sostanze pericolose.
Sì, per tutti i televisori, come per tutti i RAEE che vengono ritirati a fronte dell’acquisto da parte del consumatore di un prodotto, si deve compilare uno schedario numerato progressivamente, conforme al modello dell’allegato 1 del D.M. 65/2010, dal quale risultino il nominativo e l’indirizzo del consumatore che conferisce il rifiuto e la tipologia dello stesso. Lo schedario deve essere conservato per tre anni.
Presso l’isola ecologica con cui il Distributore è convenzionato. Per ogni trasporto, si compila e si firma il documento di trasporto conforme al modello dell’allegato 2 del D.M. 65/2010, numerato e redatto in tre copie. Si chiede all’addetto del centro di raccolta di sottoscrivere le tre copie e gliene si consegna una. Il Distributore deve conservare le proprie copie per tre anni. Ogni trasporto va accompagnato anche con una copia dello schedario compilato, conforme al modello dell’allegato 1 del D.M. 65/2010.
Sì, in questo caso è compito del trasportatore compilare, datare e firmare in tre copie il documento di trasporto conforme al modello dell’allegato 2 del D.M. 65/2010. Il trasportatore trattiene per sé una delle tre copie del documento siglate dall’addetto al centro di raccolta e la conserva per tre anni.
Il trasportatore deve essere iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali di cui all’articolo 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152.
E’ necessario registrarsi sul portale del Centro di Coordinamento RAEE all’indirizzo https://areariservata.cdcraee.it/InputLogin?CHRID=6ece901a-7b01-0000-0080-f94995fa22df e iscrivere il proprio punto vendita. Accedere alla sezione Elenco CdR comunali dove si trova l’elenco dei centri di raccolta RAEE della zona iscritti al Centro di Coordinamento RAEE e disponibili ad accettare i rifiuti elettronici conferiti dalla distribuzione, a cui è possibile inviare la richiesta di convenzione.
Sì, il consumatore può scegliere la modalità di avvio a riciclo del vecchio televisore tramite un Centro di Raccolta e il gestore del Centro di Raccolta è tenuto a firmare il modulo compilato dal cittadino che consegna un televisore da rottamare.
La gestione del contributo è la medesima sia in caso di acquisti in negozio che online. Il contributo viene erogato con il ritiro del vecchio televisore, se la modalità scelta dal consumatore è la consegna al venditore al momento dell’acquisto del nuovo apparecchio, oppure con la ricezione del modulo di autocertificazione del consumatore.
BONUS DECODER A CASA
La misura, destinata a supportare i cittadini nel passaggio alla Nuova Tv Digitale, è rivolta ai cittadini di età pari o superiore ai 70 anni, con trattamento pensionistico non superiore a 20.000 euro annui e che non abbiano già usufruito del bonus TV- Decoder. Poste Italiane consegnerà il Decoder TV del valore complessivo non superiore a 30 euro direttamente a domicilio e fornirà anche assistenza telefonica per l’istallazione del dispositivo.
Per maggiori dettagli clicca qui.
Possono accedere a questa agevolazione tutti i cittadini che abbiano un’età pari o superiore a 70 anni, che abbiano un trattamento pensionistico non superiore a 20.000 euro annui e che siano titolari di abbonamento al servizio di radiodiffusione.
Nel calcolo dei trattamenti pensionistici che concorrono al raggiungimento del limite massimo di 20.000 euro devono essere compresi anche i trattamenti di natura assistenziale erogati da INPS (prestazioni a favore di invalidi civili, ciechi civili, sordomuti, assegni sociali, indennita’ di accompagnamento etc.) nonché quelli di qualsiasi natura erogati dagli altri Enti, Casse e Istituti previdenziali eventualmenre presenti nel Casellario Centrale delle Pensioni istituito presso INPS.
Gli aventi diritto dovranno contattare Poste Italiane per pianificare un appuntamento per la consegna del Decoder nelle seguenti modalità:
- attraverso il numero 800 776 883, selezionando la sezione relativa alla consegna a domicilio dei Decoder TV [disponibile lun.-ven. 10-18 festivi esclusi];
- attraverso il web form messo a disposizione da Poste e accessibile dalla pagina https://nuovatvdigitale.mise.gov.it/bonus-decoder-a-casa/ ;
- recandosi in uno dei quasi 13 mila uffici postali presenti in tutta Italia
Per prenotare la consegna del Decoder TV a domicilio sarà necessario avere a disposizione il codice fiscale e la tessera sanitaria/ documento di identità in corso di validità.
Una volta completata la richiesta e fissato l’appuntamento sarà il portalettere che consegnerà direttamente al domicilio il pacco contenente il nuovo dispositivo.
La richiesta del Bonus può essere effettuata in qualsiasi momento (h24, 7/7gg) tramite il web form messo a disposizione da Poste e accessibile dalla pagina https://nuovatvdigitale.mise.gov.it/bonus-decoder-a-casa/
Il call center sarà disponibile dal lunedì al venerdì nella fascia oraria dalle 10.00 alle 18.00, esclusi i festivi nazionali. Al di fuori di questi orari, sarà disponibile un servizio informativo erogato in modalità automatica. Per richiedere l’adesione al bonus per la consegna del decoder a domicilio da sportello, l’orario di riferimento sarà quello osservato dallo specifico ufficio postale.
Per ogni spedizione verranno effettuati due tentativi di consegna: il primo nella data di consegna richiesta in fase di prenotazione, il secondo, nel caso in cui il primo non sia andato a buon fine, in automatico il giorno lavorativo successivo a quello del primo tentativo. A seguito del primo tentativo di consegna non andato a buon fine sarà lasciato un avviso di mancata consegna in formato cartaceo.
In caso di mancata consegna anche al secondo tentativo, l’addetto alla consegna lascerà un nuovo avviso con i riferimenti dell’Ufficio Postale dove la spedizione andrà in giacenza. Il destinatario potrà ritirare la spedizione presso l’Ufficio Postale nei successivi 7 gg lavorativi. Alla scadenza dei 7 gg la prenotazione risulterà annullata e sarà necessario effettuare una nuova richiesta attraverso i canali disponibili (ufficio postale, numero telefonico 800 776 883, web form www.prenotazionedecodertv.it
E’ possibile cancellare la prenotazione, utilizzando gli stessi canali telefonico, web e sportello postale, fino a quando l’ordine di spedizione non è stato ancora emesso (4/5 giorni precedenti la data di consegna). In questo modo, la richiesta verrà annullata.
Una volta emesso l’ordine di spedizione (lo stato della pratica è consultabile sul link per la prenotazione o tramite il numero 800 776 883), la richiesta non si potrà più cancellare, ma al momento della consegna sarà sempre possibile comunicare al portalettere il rifiuto al ritiro. In tal modo, la prenotazione verrà annullata.
Gli aventi diritto al Bonus potranno farne richiesta dal momento dell’avvio dell’iniziativa, che sarà indicato dal MISE, e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Una volta esaurite le risorse a disposizione non sarà più possibile richiedere la consegna del decoder a casa.
No, una volta effettuata la prenotazione non si potrà usufruire del Bonus TV-Decoder in altre modalità.
Chi ha già usufruito del Bonus TV-Decoder, potrà invece richiedere il Bonus Rottamazione TV, ottenendo così uno sconto ulteriore fino a 100 euro per l’acquisto di un nuovo apparecchio compatibile con il nuovo standard di trasmissione.
Eventuali resi per malfunzionamento dei decoder potranno essere effettuati direttamente al produttore del decoder ricevuto, presso i centri di assistenza messi a disposizione sul territorio, che provvederà alla sostituzione del dispositivo secondo i termini di legge.
L’agevolazione è attiva dal 11 aprile e rimarrà disponibile fino ad esaurimento risorse. Nel caso di indisponibilità temporanea dei decoder l’iniziativa verrà sospesa per il tempo necessario al riassortimento dei dispositivi. Non sarà quindi possibile accedere all’agevolazione. Adeguata informativa verrà fornita agli utenti sulla pagina https://nuovatvdigitale.mise.gov.it/bonus-decoder-a-casa e tramite il numero verde dedicato.
Nel calcolo dei trattamenti pensionistici che concorrono al raggiungimento del limite massimo di 20.000 euro devono essere compresi anche i trattamenti di natura assistenziale erogati da INPS (prestazioni a favore di invalidi civili, ciechi civili, sordomuti, assegni sociali, indennita’ di accompagnamento etc.) nonché quelli di qualsiasi natura erogati dagli altri Enti, Casse e Istituti previdenziali eventualmenre presenti nel Casellario Centrale delle Pensioni istituito presso INPS.